The only thing you prove by your last comment, Meg, is that your mental capacity is somewhat limited. If you wish to verify the source of Don Curzio's passage I cited, I'll provide you with a clue (as I used to do for the less intelligent students hearing my theology lectures):
«la prima opinione o meglio l’antecedente, che è quella insegnata comunemente come la più probabile dalla maggior parte dei teologi e dei Dottori: S. Roberto Bellarmino, Francisco Suarez, Melchior Cano, Domingo Soto, Giovanni da San Tommaso, Juan de Torquemada, Louis Billot, Joachim Salaverri, A. Maria Vellico, Charles Journet (ed anche il Gaetano non citato dal Da Silveira, ma lo dimostra mons. Vittorio Mondello, ne La dottrina del Gaetano sul Romano Pontefice, Messina, Istituto Arti Grafiche di Sicilia, 1965, cap. V, pp. 163-194 e cap. VI, pp. 195-224) è che il Papa come Papa non può cadere in eresia formale, mentre può favorire l’eresia o cadere in eresia materiale come dottore privato oppure come Papa, ma solo nel magistero non definitorio, non obbligante e quindi non infallibile (cfr. A. X. Da Silveira, p. 33, nota 1; cfr. B. Gherardini, Concilio Ecuмenico Vaticano II. Un discorso da fare, Frigento, Casa Mariana Editrice, 2009; Tradidi quod et accepi. La Tradizione, vita e giovinezza della Chiesa, Frigento, Casa Mariana Editrice, 2010; Concilio Vaticano II. Il discorso mancato, Torino, Lindau, 2011; Quaecuмque dixero vobis. Parola di Dio e Tradizione a confronto con la storia e la teologia, Torino, Lindau, 2011; La Cattolica. Lineamenti d’ecclesiologia agostiniana, Torino, Lindau, 2011).»
If that is not enough for you to find the source, Meg, I provide you with another clue, if you are still lacking the mental capacity to perform the operation.